Impianto recupero acqua piovana: Un impianto di recupero e trattamento delle acque piovane è fondamentale per ridurre lo spreco idrico e ottimizzare il consumo dell’acqua in casa. Progettare un sistema di questo tipo significa considerare aspetti tecnici e normativi che variano in base alle esigenze e alla località.

Perché il Recupero dell’Acqua Piovana È Importante?

L’acqua è una risorsa preziosa e sempre più scarsa. Oltre 2,2 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso a fonti d’acqua sicure. Anche nei paesi sviluppati, il consumo idrico è elevato e spesso caratterizzato da sprechi. In Italia, ad esempio, il 42% dell’acqua distribuita non raggiunge gli utenti a causa delle perdite della rete.

Normative sul Recupero delle Acque Piovane in Italia

La normativa italiana regolamenta il recupero dell’acqua piovana con il D.Lgs 152/1999 e il Codice dell’Ambiente (D.Lgs 152/2006). Queste norme indicano che ogni gestione della risorsa idrica deve eliminare sprechi e promuovere il riciclo. Inoltre, alcune regioni hanno introdotto incentivi e obblighi per i nuovi edifici, come l’adozione di sistemi per il risparmio idrico.

Dal 2009, per ottenere il permesso di costruire, gli edifici devono includere strutture che favoriscano il recupero e il riutilizzo dell’acqua piovana. Le nuove costruzioni devono rispettare queste linee guida, salvo specifiche deroghe regionali.

Come Funziona un Impianto di Recupero Acqua Piovana?

Un impianto recupero Acqua piovana e meteorica cattura l’acqua dal tetto tramite un sistema di grondaie e tubature. L’acqua scende fino a un serbatoio di raccolta, dove viene filtrata per rimuovere detriti e impurità. Dopo il filtraggio, una pompa distribuisce l’acqua all’interno dell’impianto per diversi usi non potabili.

Gli utilizzi più comuni dell’acqua recuperata includono:

• Sciacquoni del WC
• Lavatrice
• Pulizie domestiche
• Irrigazione del giardino

Componenti Essenziali di un Impianto di Recupero Acqua Piovana

1. Serbatoio di raccolta: può essere interno, interrato o esterno. La capienza varia da 1.000 a 10.000 litri.
2. Sistema di filtraggio: elimina foglie e detriti dall’acqua piovana.
3. Pompa di distribuzione: garantisce la corretta pressione per l’utilizzo dell’acqua.
4. Scarico di troppo pieno: previene il sovraccarico del serbatoio.
5. Integrazione con l’acqua potabile: consente di passare alla rete idrica tradizionale in caso di serbatoio vuoto.

Come Progettare un Impianto di Recupero Acqua Piovana

La progettazione di un impianto deve tenere conto di vari fattori:

1. Fabbisogno idrico: numero di persone, utilizzi previsti e dimensioni dell’abitazione.
2. Apporto di acqua piovana: precipitazioni medie annue e superficie captante dell’edificio.
3. Volume del serbatoio: deve bilanciare il fabbisogno e l’apporto di acqua piovana per garantire autonomia anche nei periodi secchi. Il serbatoio ideale si calcola in base a [(apporto d’acqua) x (periodo secco medio) / (giorni dell’anno)].

Quale Tipo di Serbatoio Scegliere?

La scelta del serbatoio dipende dallo spazio disponibile e dall’uso previsto:

• Interno: facile da installare, ma richiede un locale dedicato.
• Esterno: più facile da collegare all’impianto, ma esposto agli agenti atmosferici.
• Interrato: ottimizza lo spazio ma comporta costi aggiuntivi per l’installazione.

Recupero Acqua Piovana e Agevolazioni Fiscali

L’Italia ha introdotto norme per incentivare il recupero delle acque piovane. Gli impianti sono classificati tra gli impianti idrosanitari domestici e regolati dal DM 37/08. Inoltre, alcune regioni offrono contributi economici per chi adotta sistemi di risparmio idrico. Il Superbonus 110%, invece, non include ancora il recupero delle acque piovane tra le agevolazioni.

Conclusioni

Implementare un impianto di recupero acqua piovana consente di ridurre i consumi e tutelare l’ambiente. Contattaci su IdroServizi per una consulenza personalizzata e scopri come possiamo progettare il sistema più adatto alle tue esigenze!